LO STUDIO DI FATTIBILITÀ

Molto spesso è importante analizzare da varie prospettive le possibilità di intervento sia dal punto dimensionale che economico.

Lo studio di fattibilità riveste un ruolo fondamentale nell’iter progettuale poiché collocato temporalmente alla base della vera e propria realizzazione di un progetto. Lo studio di fattibilità implica una lunga serie di attività, sia di natura tecnica che economica, volte alla definizione delle possibilità, ostacoli e soluzioni per procedere alla realizzazione del progetto.

Questa importante passaggio di lavoro è definito anche dal legislatore che, in fase di promulgazione del Codice dei contratti pubblici (d.lgs 163/2006 e successive modifiche), nonché nel relativo Regolamento di attuazione ed esecuzione di cui al Decreto del presidente della Repubblica 207/2010 in cui, all’art. 14 (Studio di fattibilità), ne definisce espressamente le caratteristiche; in particolare, al Comma 1, viene indicata la struttura dello studio, che si compone di una relazione illustrativa contenente:

– le caratteristiche funzionali, tecniche, gestionali, economico-finanziarie dei lavori da realizzare;
– l’analisi delle possibili alternative rispetto alla soluzione realizzativa individuata;
– la verifica della possibilità di realizzazione mediante i contratti di partenariato pubblico privato di cui all’art. 3, comma 15-ter, del Codice dei contratti pubblici;
– l’analisi dello stato di fatto, nelle sue eventuali componenti architettoniche, geologiche, socio-economiche, amministrative;
– la descrizione, ai fini della valutazione preventiva della sostenibilità ambientale e della compatibilità paesaggistica dell’intervento, dei requisiti dell’opera da progettare, delle caratteristiche e dei collegamenti con il contesto nel quale l’intervento si inserisce, con particolare riferimento alla verifica dei vincoli ambientali, storici, archeologici, paesaggistici interferenti sulle aree o sugli immobili interessati dall’intervento, nonché l’individuazione delle misure idonee a salvaguardare la tutela ambientale e i valori culturali e paesaggistici.

Il Codice delle Valutazioni Immobiliari (cap. 18, Valutazione di programmi e progetti – Studio di fattibilità) definisce in maniera esaustiva le caratteristiche qualitative e le modalità tecnico-scientifiche caratterizzanti le attività da realizzare per l’elaborazione e la definizione dello specifico studio.

Spesso lo studio si basa su delle valutazioni, oltreché su elementi certi ed univoci, per cui si devono adottare criteri chiari e trasparenti, in modo da garantire l’obiettività dello studio e la condivisione dei suoi risultati.

Il prodotto finale risulterà costituito da un insieme di analisi, verifiche, dimostrazioni e conclusioni circa la fattibilità tecnica, urbanistica, economica, finanziaria del programma o del progetto, e sulla delimitazione degli ambiti, eventualmente offrendo indicazioni utili a orientarne le priorità, le linee di azione, le strategie e le modalità di lavoro.